PRESEPE DI TASSO

Natale 2018

 

Quest'anno ricorre il 100° anniversario della fine della Grande Guerra. Per ricordare i Caduti, per auspicare l'amicizia tra i popoli, oggi il SENTIERO DELLA PACE attraversa le Dolomiti.

Il presepe propone lo scenario delle montagne attorno al Rifugio dell'Adamello, dove si sviluppò una parte del conflitto.

Per oltrepassare il crepaccio (metafora della guerra) che spezza il sentiero, si transita prima dalla Natività (la speranza, l'amore di Gesù) che ha trovato accoglienza in una baracca tra attrezzi e oggetti appartenuti agli Alpini. Fuori, tra la neve, emergono altri reperti.

L'Alpino scavalca il crepaccio: al suo interno manufatti bellici, inghiottiti dalla natura per lasciare spazio ad un mondo di pace.

In questo contesto si inserirà parte della vita di Papa Wojtyla, che dalla finestra osserva l'ambiente. Quando, tanti anni fa, Giovanni Paolo II arrivò al rifugio volle salire a Cresta Croce, dove svettava una vecchia croce di legno grezzo consunto dal tempo. Per arrivarvi dovette attraversare i resti di una Cittadella in rovina. Giunto lassù capì di trovarsi al centro di un prodigioso evento. Inconsapevole, aveva fatto lo stesso percorso che tre pastorelli gli avevano visto compiere nella visione offerta loro dalla Vergine a Fatima, e Lo avevano visto cadere sotto i colpi sparatigli da alcuni soldati (secondo segreto di Fatima). Era il 13/5/1917. Esattamente 64 anni dopo, il 13/5/1981, Papa Wojtyla subiva l'attentato in Piazza San Pietro. Era la trama di un canovaccio predisposta da Dio.

 

 

 

L'ambiente è quello delle montagne innevate, dei ghiacciai, ricostruito come è nella realtà.

A sinistra del rifugio, poco lontano, c'è Cresta Croce con la sua vecchia croce, a Pian della Lobbia c'è l'altare in granito, lì accanto la campana simbolo dei Caduti. Poi animali di montagna: un camoscio, stambecchi, ermellini bianchi, un gracchio. Il giorno finisce, il tramonto dipinge le nevi perenni, finché il buio avanza per lasciare spazio soltanto alle stelle.

 

 

 

Sottofondo musicale con canti di montagna, il "Silenzio", e la voce di Giovanni Paolo II.

 

 

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